Luigi Gismondo è nato nel 1936, vive ed opera a Grammichele, cittadina della Sicilia dall'impianto urbanistico esagonale ispirato alla Città ideale di rinascimentale memoria. Dopo una prima formazione nella sua città natale, completa gli studi presso l'Istituto Statale d'Arte Gaetano Ballardini di Faenza; insegna poi per un quarantennio Decorazione Ceramica presso l'Istituto Regionale d'arte Raffaele Libertini della sua città, ove fu allievo. Ha proposto la sua produzione artistica in numerosi concorsi d'arte a carattere nazionale ed internazionale, riscuotendo consensi e riconoscimenti. Partecipa alla Biennale Ceramica di Reggio Calabria nel 1979, nel 1981 e nel 1983, espone a Norimberga nel 1986, è poi presente alla Biennale di Palermo e a quella di Savona nel 1990; nel 1991 è in Spagna, mentre nel 1992 espone a Taiwan e nello stesso anno è presente con le sue opere anche a Tokyo. Nel 1994 ottiene il terzo premio al Concorso Internazionale per la Ceramica di Gualdo Tadino e, nel corso dello stesso decennio espone in Spagna, Perugia, Cerreto Sannita (Benevento). Nel 2002 presenta le sue opere dalle forme e dai decori della classicità mediterranea alla mostra Terre di Luci al Museo dell'Olivo e dell'Olio di Torgiano e nel 2008 partecipa al XXVIII Concorso Internazionale della Ceramica di l'Alcora, in Spagna, tornando poi nel 2004 ad esporre nel suo paese natale in Sicilia. Le opere frutto della sua più recente ricerca sono una dimostrazione che il mondo dell'arte è sempre in divenire se l'uomo sa coglierne l'essenza. Così ama raccontare il suo lavoro: "Questa umile terra con la quale Dio si compiacque di creare il primo uomo, ha seguito tutti i miei passi; mi ha visto crescere ed invecchiare, mi ha colmato di gioia ed emozioni sin dalla mia più tenera età. [...] quanto ci volle per dominarla, quante delusioni nel vederla scivolare informe dalle mie viscide dita, rifiutandosi di sottomettersi ai miei desideri. [...] fino a quando, lentamente, riuscii a renderla più docile e a piegarla ai miei sogni. Quel momento segnò la mia vita, ci innamorammo l'uno dell'altra e fu amore eterno. Da quei primi goffi gesti di ieri nasce il mio essere oggi".