Adriano Leverone nasce nel 1953 a Quiliano (Savona). Dopo il diploma all'Istituto Statale d'Arte di Chiavari, si iscrive nel 1971 al Magistero Artistico presso l'Istituto d'Arte per la Ceramica Ballardini di Faenza. Tra il 1973 e il 1974 frequenta lo studio di Carlo Zauli ed intraprende l'attività espositiva con mostre personali e collettive. Nel 1975 apre il suo primo studio per la lavorazione della ceramica; tra il 1983 e il 1985 prende parte al Movimento Artistico A Tempo e a Fuoco, curato da Vittorio Fagone, e si dedica all'insegnamento presso la Scuola di Ceramica di Albissola. Nel 1994 è docente al Centro Italiano Femminile di Genova e tiene inoltre uno stage di scultura ceramica al Berea College Craft (Kentuky, Stati Uniti). Per conto del Ministero degli Affari Esteri italiano e del Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, interviene, dal 1987 al 1989 in Etiopia e nel 1992 in Brasile, nel programma per la formazione di tecnici e per l'avviamento di una scuola di ceramica come esperto della lavorazione della terracotta. All'inizio degli anni Settanta realizza una serie di opere dalle forme sinuose (Linee continue) caratterizzate da un elemento a sezione quadrangolare; successivamente approfondisce lo studio della natura penetrandone gli anfratti più nascosti per arrivare alla rappresentazione macroscopica di elementi naturali (ad esempio: Anemone di mare del 1975; Sezione di zucca del 1977). Nelle opere degli anni Ottanta e dei primi anni Novanta utilizza l'assemblaggio di concavo/convesso e di pieno/vuoto in senso dialettico. Negli anni successivi esegue per enti pubblici diverse opere in grès, ardesia e bronzo, ed è in questo momento che la ricerca dell'artista approda all'astrazione delle forme, ove il richiamo a motivi antropomorfi si fa più sottile ed allusivo. In opere più recenti si evidenziano superfici scabre in rilievo composte da argille di diversa tonalità, in contrasto con i volumi a superficie liscia trattati con smalti chiari. Durante la sua carriera artistica si aggiudica molti premi e riconoscimenti, tra cui quelli alle Esposizioni di Faenza (nel 1978 e nel 1981), di Gualdo Tadino (1986), Savona (1990), Santo Stefano di Camastra (1991), Imperia (1995), Venturina (1999), Gifu (2002), Atene (2004), Barth (Germania) e Albissola (2007). Le sue opere sono esposte in numerose collezioni private e pubbliche sia in Italia che all'estero. Nel 2008 espone a Seto, in Giappone, e nel 2009 a Chiavari, in provincia diGenova. Nel 2010 realizza per l'International Ceramic Sculpture Symposium a Seoul Incheon un'opera in grés di grande formato, e nel 2011 ha partecipato alla mostra La Cèramique Contemporaine Italienne a Bandol (Francia).