Nata in Argentina nel 1942, laureata alla Escuela de Bellas Artes Prilidiano Pueyrredón, è oggi la più famosa ceramista sudamericana. La sua prima formazione nell'arte è la pittura, ma successivamente, per più di 15 anni, lavora nella ceramica e la scultura in pietra allo stesso tempo. Come molti ceramisti, inizialmente creò vasi, che fanno intravedere un lavoro molto tecnico, per avvicinarsi man mano alla ritrattistica.
Ideare e modellare vasi per Torgiano ha significato per lei tornare un po' alle origini. La sua ispirazione si nutre di tanti innesti che vanno dalle culture arcaiche protoamericane al dada europeo, oltre naturalmente alla ricca tradizione della produzione ceramica del suo paese. Due sono stati i momenti topici che hanno segnato il suo percorso artistico, imprimendo al suo lavoro un suggello di grande originalità che, associato allo spirito ironico che attraversa tutte le sue creazioni, lo rende estremamente personale e riconoscibile: il primo è stato quando da una vecchia fotografia familiare in seppia ha tratto una scultura tridimensionale vivacemente colorata; non una operazione semplicemente pop, ma piuttosto sulla linea della surrealtà di Alberto Savinio, che contamina con l'ironia del presente le memorie private, altrimenti prive d'anima perché congelate dal ricordo trasfigurante. Poi, sempre all'insegna dell'humour, la scoperta (tutta dada) della possibilità di dare origine, con l'inserimento di sanitari industriali, ad una serie di sculture, anche di grandi dimensioni; ne è nato un mondo di figure amiche, allegro e dissacrante, dall'erotismo surreale, fatto di ballerine con bidet per corsetti, di coppie che si amano avvinte a lavandini, di seni di argilla colante che trasuda dai buchi dei rubinetti.
Vincitrice di innumerevoli premi, Vilma Villaverde è una delle organizzatrici delle Giornate internazionali di Ceramica contemporanea nel Museo de Arquitectura di Buenos Aires ed è membro dell'Accademia Internazionale della Ceramica di Ginevra. Tra le sue mostre personali, ricordiamo la retrospettiva "35 anni col fango" svolta nel 2006 presso il Centro Cultural Borges di Buenos Aires, e "Meet the Free Soul" del 2012 nel Museo Clayarch Gimhae in Corea. Le sue opere sono presenti in collezioni private e nei musei di tutto il mondo: Brasile, Cina, Colombia, Corea, Egitto, Germania, Giappone, Italia, Spagna, Stati Uniti, Taiwan, Venezuela.